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Guinea Conakry - Scheda Paese

La popolazione della Guinea Conakry si attesta su valori di circa 9.402.000 (United Nations Populration Division, World Population Prospects 2005) inclusi i rifugiati e i residenti stranieri. Il tasso di crescita annuale è del 2.17% e la densità di popolazione è di 38 ab/km2. Gli indici di sviluppo umano, elaborati dall'UNDP sono fra i più bassi al mondo e l'aspettativa di vita supera di poco i 53 anni (dati UNDP, 2005).
Almeno fino a quando la regione non entrò per la prima volta in contatto con il commercio europeo, il territorio che costituisce oggi la Repubblica di Guinea, tra il X e il XV secolo, fece parte di diverse entità politiche dell’Africa Occidentale, tra cui il Ghana, il Mali, e l’Impero Songhai. Il periodo coloniale ebbe inizio con la penetrazione militare della Francia in territorio africano intorno alla metà del XIX secolo. Nel 1898, riuscendo a sconfiggere l’esercito di Almamy Samory Touré, la Francia assunse il controllo della Guinea e delle aree adiacenti, e tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, negoziò gli attuali confini del paese con gli inglesi rispetto alla Sierra Leone, con i Portoghesi rispetto alle loro colonie in Guinea (oggi Guinea-Bissau), e con la Liberia.
Le prime elezioni presidenziali multi-partitiche del paese si svolsero nel 1993, seguite due anni più tardi da quelle legislative e municipali. Il Partito per l’Unità e il Progresso (PUP) di Conté vinse 76 dei 114 seggi nell’Assemblea Nazionale, tra le rivendicazioni di irregolarità da parte dell’opposizione e le corruzione governativa. Nel Febbraio del 1996, in un quadro di insoddisfazione generale, diverse migliaia di soldati insorsero a Conakry, distruggendo gli uffici presidenziali e coinvolgendo a morte diversi civili. Il tentativo di trasformare la rivolta in un colpo di stato, fu stroncato dal Presidente Conté che rispose nominando un nuovo Governo come prima parte di una serie di riforme. Le elezioni del dicembre 1998, lo confermarono per altri 5 anni al potere, ma la vittoria elettorale ed il miglioramento delle condizioni economiche del paese nel corso del 1999, lo spinsero a tornare sui suoi passi apportando ampi e progressivi cambiamenti che portarono ad un aumento della corruzione e al rallentamento delle riforme economiche e politiche.
Dal punto di vista economico, la Guinea è una nazione estremamente ricca di minerali. Oltre a possedere una delle più grandi riserve di bauxite al mondo, sono presenti significativi depositi di diamanti e oro, di ferro e uranio. Il paese presenta forti potenziali di crescita nel settore agricolo e della pesca. La qualità del terreno, la presenza di acqua e le condizioni climatiche favorevoli potrebbero garantire forti opportunità sia per il settore agricolo che per quello agro-industriale. Esistono, inoltre, possibilità di investimento e attività commerciali in tutto il territorio, ma le poco sviluppate infrastrutture e la corruzione galoppante costituiscono un ostacolo ad investimenti su larga scala, mentre l’instabilità politica e la mancanza di trasparenza finanziaria disincentivano gli IDE.