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Guinea Bissau - Scheda Paese

Il clima è caratterizzato dall'alternanza di una stagione secca e una umida, con piogge in media abbondanti (2600 mm a sud-ovest, 1200 mm a nord-est), temperature medie sui 26°C e un’umidità sempre molto alta. Il suo territorio è costituito da una parte continentale e da una insulare (Arcipelago dei Bijagos). La superficie totale è di circa 36.000 kmq, che si riduce a 28.000 kmq nei periodi di alta marea.
Stime recenti attestano la popolazione della Guinea Bissau su valori di circa 1.400.000 (Informe sobre Desarrollo Humano 2004 - UNDP) abitanti di cui il 67% vive in ambiente rurale. Il tasso di crescita annuale è del 3% e la densità di popolazione è di 38.6 ab/km2. Gli indici di sviluppo umano, elaborati dall'UNDP sono fra i più bassi al mondo e l'aspettativa di vita supera di poco i 45 anni (dati UNDP, 2002).
Sotto il dominio portoghese dal XI secolo, la Guinea Bissau ottiene l'indipendenza nel 1973, dopo una lotta avviata negli anni '50 da Amilcar Cabral il quale organizzò il movimento indipendentista con la costituzione del PAI - Partito Africano dell'Indipendenza - che nel 1960 assunse il nome di Partito Africano per l'Indipendenza della Guinea e Capo Verde (PAIGC). Cabral sarà ucciso nel gennaio 1973 a Conakry. Il 22 agosto 1973 il PAIGC controlla l'intero paese e firma col Portogallo un accordo per l'indipendenza. Il progetto di uno stato unico tra Guinea e Capo Verde fallisce: Pereira diviene Presidente di Capo Verde e in Guinea diventa Presidente Luis Cabral, fratello di Amilcar. I primi passi dell'indipendenza si muovono nel degrado assoluto: fame, inflazione, analfabetismo oltre il 95%, economia allo sfacelo a cui si aggiungono corruzione e clientelismo. Luis Cabral viene deposto nel 1980 da un golpe del Consiglio della Rivoluzione guidato da Joao Bernardo Vieira che assomma le cariche di presidente e primo ministro e approva una nuova costituzione. Nel luglio 1994 si tengono le prime elezioni: Vieira è proclamato vincitore da una Commissione elettorale. A far le spese del potere di Vieira è Koumba Yala, intellettuale sostenuto da tutte le opposizioni, che risulta il più votato. Pesanti brogli elettorali e l'appoggio "alla stabilità" di Francia, Italia, USA e Portogallo consentono a Vieira di proclamarsi vincitore a dispetto della volontà popolare. Improvvisamente nel giugno 1998 scoppia una ribellione militare quando il presidente Joao Bernardo Vieira esautora il generale Ansumane Mané con l'accusa di un suo presunto coinvolgimento in un traffico d'armi a favore dei ribelli della Casamance (Senegal meridionale).
Il grosso dell’esercito si schiera con i ribelli, mentre il Presidente ottiene, grazie ad un trattato di mutua difesa, l’appoggio del Senegal, che invia progressivamente oltre 5.000 soldati, con la speranza di eliminare anche le basi dei ribelli della Casamance. Il conflitto rapidamente si circoscrive nella sola capitale, Bissau. La conseguenza fu il blocco di tutte le attività economiche e l’esodo dalla capitale di 300.000 persone, in buona parte verso la Regione di Oio. La popolazione fuoriuscita fu accolta di buon grado dai residenti nelle campagne, senza alcuno scontro sociale. La vittoria dello schieramento ribelle porta a un governo di transizione cui seguirà, dopo le elezioni del ‘99, la nomina a presidente di Koumba Yala. Il 14 settembre 2003, a seguito di un colpo di stato “ non violento”, quest’ultimo viene destituito inaugurando un periodo di riforme. La massima carica dello stato è affidata “ad interim” a Henrique Rosa, che guiderà la nazione per circa un anno nel duro percorso di transizione. Nel marzo del 2004, si sono svolte le nuove elezioni legislative che hanno portato alla formazione di un governo civile guidato dal partito del PAIGC (Partito Africano per l’Indipendenza della Guinea).
Il 6 di ottobre del 2004 il capo di stato maggiore gen vierissimo viene trucidato insieme ad altri alti esponenti delle forze armate da un imprecisato gruppo di rivoltosi. Il clima resta teso fino alle elezioni presidenziali avvenute nell’ estate del 2005. Dalle urne esce vincitore , con oltre il 52% dei voti, l’'antico dittatore militare Joao Bernardo Vieira, soprannominato “Nino”, che in pochi mesi interrompendo il suo esilio in Portogallo è riuscito, in modo indipendente, a ottenere l’appoggio di gran parte delle forze politiche presenti del paese. Poco dopo l'annuncio dei risultati delle elezioni, il partito del PAIGC dello sfidante Malam Bacai Sanha hanno annunciato di non accettare il risultato e hanno tentato in tutti i modi di impedire l’insediamento del nuovo Presidente, svoltosi il 1° ottobre 2005. Nel novembre del 2005 a seguito di una mozione di sfiducia in parlamento Vieira dimette il primo ministro Carlos Gomes Junior vincitore delle elezioni legislative del 2004 e nomina con un atto incostituzionale un nuovo governo.
La situazione globale dell'economia guineana è alquanto deficitaria. Il progressivo passaggio da un'economia pianificata al libero mercato non ha ancora permesso di risolvere i gravi squilibri finanziari e i problemi strutturali che ostacolano uno sviluppo durabile del paese. La Guinea Bissau si deve confrontare inoltre con altri fattori frenanti lo sviluppo economico come l'esiguità delle casse dello stato ed una mancanza cronica di moneta circolante, dovuta ad una scarsa monetarizzazione degli scambi commerciali interni. Nel marzo 1997 la Guinea Bissau è entrata a far parte nel circolo monetario del Franco CFA, ma Il conflitto del 1998-’99, nonché la cattiva gestione del potere da parte dell’ex Presidente Koumba Yala, hanno portato il Paese ad un ancor più pesante indebitamento, rendendo vani quei piccoli miglioramenti che erano stati raggiunti con il programma di riforme iniziato negli anni Novanta. Il Fondo Monetario Internazionale ha pertanto inserito la Guinea Bissau nel programma di aiuti 2004-2008, con cui beneficerà dei fondi necessari per la ricostruzione della propria economia.
Il 67% della popolazione vive in ambiente rurale, in quanto l'agricoltura costituisce il settore produttivo principale del paese occupando l'83% della forza lavoro e garantendo il 54% del PIL. Si possono distinguere, in linea generale, due categorie di agricoltori: i piccoli produttori tradizionali che rappresentano la quasi totalità e assicurano il 90% della produzione agricola, ed i Ponteiros che usufruiscono di grandi concessioni di terreno di buona qualità destinate soprattutto alle colture da esportazione, con l'utilizzo di attrezzature e tecniche di produzione moderne. Il riso è l'alimento base della dieta della popolazione e la risicoltura domina il settore cerealicolo con il 66% della produzione totale. I sistemi produttivi tradizionali, adattati alle diverse condizioni del terreno, sono la risicoltura di mangrovia, di bassi fondi e pluviale tradizionale con rese elevate per il primo tipo e decrescenti per gli altri sistemi.
Circa il 70%del riso prodotto in Guinea Bissau è attribuibile alla risicoltura di mangrovia.